Si è svolta domenica, come anticipatovi, la seconda prova della DDCup 2006. Per la prima volta la carovana si spostava nel sud della Francia, al Pole Mécanique di Alès, nei pressi di Nimes. La struttura, è in grado di lasciare a bocca aperta gli appassionati di motori, immaginatevi una piccola vallata, dove dopo aver oltrepassato l'ingresso attraverso una barriera antirumore, vi offre nell'ordine, una pista per gokart, un circuito di velocità con diversi percorsi, un circuito rally asfalto ed uno sterrato, con tanto di box, stands e locali vari, una vera manna insomma. La mattina è stata dedicata ai preparativi ed ad osservare quelli che giravano in pista in quel momento, visto che noi saremmo potuti entrare soltanto al pomeriggio, per la sessione pomeridiana, che iniziava alle 14:00. Visto che la mia vettura aveva ben poco da sistemare, ho passato il mio tempo a studire la pista dal tetto dei box, dal quale se ne poteva vedere una buona parte, nonostante la presenza di una bella salitina che portava il nastro d'asfalto a sparire dietro una collinetta, per poi riapparire nel tortuoso tratto in discesa che riportava verso i box. Verso pranzo siamo stati chiamati per la sessione di foto, erano infatti presenti due giornalisti delle riviste Super VW Magazie e VW Tech, che dopo averci fatto compilare una fiche descrittiva delle nostre macchine, hanno fatto un po' di foto ad auto e piloti. Io, come chi mi segue sa, avevo nuovamente il 1776 bordeau di Volkshouse, visto che la mia bagnarola è ancora in altomare. Dopo un furtivo pranzo ecco che si aprono le porte verso la pit-lane e io ed il mio compagno d'avventura "Miccia" non ci facciamo certo pregare per entrare in pista. I primi giri sono dedicati alla conoscenza del percorso, che sinceramente non è dei più facili, le curve si susseguono in modo irregolare ed i cambiamenti di ritmo, sono difficili da assimilare. Alcuni dei presenti, essendo della zona conoscono bene la pista, io mi accodo a loro, ma faccio abbastanza difficoltà a tenere il loro passo, visto in oltre che sono l'unico con gomme stradali e non slick. Alcune curve sono su dossi e non se ne vede l'uscita, questo fa si che se non si memorizzano perfettamente le traettorie, non si riesce a spingere come si deve. L'asfalto è ottimo, ha un grip eccellente, le slick vanno subito in temperatura ed i miei compagni riescono subito ad avere un'andatura buona, io decido di fermarmi per riposare un po' e fare mente locale, il mio cronometro a bordo segna come miglior tempo 1:48:20, non sono molto soddisfatto, ma so di poter migliorare molto, non posso deludere il mio copilota, che per supportarmi si è sorbito 550km di viaggio. Dopo un po' di meditazione su dove e come migliorare ci buttiamo nuovamente dentro, ho abbassato un po' la pressione dei pneumatici, che visto lo scaldarsi delle gomme, era salita di ben 3 tacche, mi concentro sulle traettorie, iniziando ad osare sempre di più, sfruttando la larghezza della pista al meglio, ma in alcuni punti sono ancora lento e me ne rendo conto, ma preferisco non esagerare, visto che avevo promesso che avrei riportato il Maggiolino a casa per intero. Il cronometro sta volta scende fino a 1:44:30, che comunque è il tempo di una Clio 3000 V6 di un figlio di papà, arrivato bello bello dal Principato di Andorra con il carrello trainato da un Porsche Cayenne.
Durante la nuova pausa ai box, scopro che tutti i migliori, stanno sui miei tempi e questo mi rassicura, perchè so di avere ancora un ottimo margine, al rientro in pista infatti vado a cercare il tempo con più decisione e al susseguiris dei giri, i risultati mi danno ragione, passo ad 1 e 43, poi 1 e 42, 1 e 41, fino a chiudere con un soddisfacente 1:40:40. Al box, mi dicono che gli altri oscillano ancora tra 1 e 44 e 1 e 43, questo non può che farmi piacere, viste lemie gomme e la presenza di un 2400 da 170cv, slick da 16" e freni del Porsche 993, di un 1600 turbo, di un 2020 ex Cup e di altri maggiolini molto ben fatti. Le sessioni successive, le passo a giocare con gli altri piloti, sorpassi, bagarre ecc. e noto che il ritmo che riesco a mantenere e superiore agli altri di un buon margine. La gara con partenza lanciata, non la possiamo fare perchè la direzione di pista non ce lo concede, vista la presenza di altre vetture, perciò saranno i tempi a decretare il più veloce, ogni squadra è incaricata di raccogliersi i tempi, sorvegliando nauralmente anche gli altri equipaggi, io personalmente ho un cronometroa bordo che a mezzo dell'infrarosso, mi prende automaticamente il tempo ad ogni tornata. Questo modo molto confidenziale di prendere i tempi, però si rivea molto inefficace, perchè il tipo con il 2400 dichiara un tempo di 1:38, che da molti viene respinto, visto che nessuno lo ha visto mai scendere sotto 1 e 43, io stesso l'ho seguito per molti giri e il suo ritmo era molto inferiore al nostro, ma lui dice di aver inanellato alcuni giri, con il solo intento di staccare un tempone. A questo punto non mi sono nemmeno scaldato più di tanto, il miglior tempo del Gruppo 2 rimane comunque il mio e sono inoltre convito che il migliore in generale sia sempre il mio e come ho detto loro: " le soir, quand on se brosse les dents devant un miroir, il faut avoir le courage de se regarder dans les yeux........." che tradotto, vuole dire: " la sera, quando ci si lava i denti davanti ad uno specchio, bisogna avere il coraggio di guardarsi negli occhi... "
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